×

Le compravendite di immobili non residenziali valgono il 15% del mercato

I 3,5 milioni di immobili a destinazione gestionale, produttiva e commerciale hanno generato nell’ultimo anno circa 50mila compravendite per un volume d’affari di 15,7 miliardi di euro, pari a il 15% del mercato immobiliare. Le quotazioni al metro quadrato sono in calo in tutti i comparti, ma gli uffici riducono le perdite al 10% negli ultimi 5 anni, mentre negozi e capannoni registrano rispettivamente cali del 15 e del 20%. La fotografia è scattata da uno studio di Crif Res – società che si occupa di sviluppare soluzioni in ambito real estate tra cui valutazioni immobiliari, visure immobiliari e servizi per avere una completa conoscenza delle caratteristiche tecnico-urbanistiche di un immobile – su elaborazioni di dati propri e dell’Agenzia delle Entrate-Omi. Più nel dettaglio, «fatte 100 le transazioni relative a immobili non residenziali registrate negli ultimi 10 semestri di osservazione –si legge in una nota –la media di quelle relative a negozi e laboratori è stata pari al 50% del totale contro il 26% degli uffici e al 24% dei capannoni». Nel primo semestre di quest’anno, «il valore mediano dei negozi (senza considerare i laboratori) oggetto di compravendita a livello nazionale è stato pari a 165mila euro valore ben al di sotto del dato di 5 anni fa e inferiore anche all’anno precedente. In compenso, risulta in costante crescita la superficie degli immobili in oggetto, che è arrivata ad assestarsi a 98 mq contro i 75mq del 2013». Per quanto riguarda, invece, il mercato degli uffici, il valore medio nella prima metà dell’anno si è assestato a 212mila euro, contro i 242mila del 2014. «Anche in questo caso, però, la superficie mediana risulta in costante crescita negli ultimi anni e con 122 mq arriva a superare anche il record del 2014». Infine i capannoni: in questo segmento si registra un calo sia del valore rilevato rispetto a quello del 2017 (823mila euro contro 853mila) sia della superficie (1.504 mq contro 1.516 mq).